Album, Albo

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Per i Romani, l’Album era una tavola di legno, o anche una parete bianca sulla quale si scrivevano le ordinanze dei magistrati o si annunziavano gli spettacoli pubblici. Per estensione, la parola A. ha anche lo stesso significato di editto.
Ancora in uso, da questa antica tradizione, sono l’Albo pretorio, l’Albo ufficiale dei vari professionisti ecc..
Nel Medioevo si chiamavano Album certi quaderni di carta bianca, dove venivano annotati vari eventi di interesse familiare (nascite, morti, vendite ecc..). L’uso però si allargò, al punto che molti A. cominciarono ad essere ”personalizzati” da motti, disegni, annotazioni di amici (A. amicorum). Da questa consuetudine deriva l’A. moderno, che può raccogliere di tutto: musica, disegni, francobolli, cartoline, tessere telefoniche.
In tipografia si chiama album uno speciale formato oblungo, che obbliga ad una particolare distribuzione delle pagine in macchina.

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