(Roma 1860 – 1911). Esordì come poeta romanesco pubblicando 50 sonetti (Vox populi, roba da chiodi, 1880) seguiti poi da altri per l’editore Perino, per il quale diersse anche il Rugantino. Nel 1886 divenne sottosegretario alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, poi diresse la Biblioteca del Ministero dell’Istruzione. Messo anticipatamente a riposo, si dedicò agli studi sui proverbi e sulle tradizioni popolari romane.
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